Solidarietà al Fuoriluogo
Il triste spettacolo delle provocazioni poliziesche si ripete…
Peggiore, se possibile, di quello al quale hanno assistito in questi anni migliaia di persone impegnate nei conflitti politici e sociali.
Peggiore perché è spudorata la volontà di azzerare militarmente una voce di opposizione scomoda.
Peggiore perché è spudorata la complicità dei media, pronti a trasformare la pochezza degli elementi giudiziari in un “alibi” mediatico degno dei più grandi casi giudiziari.
Peggiore perché questa volta non si sono limitati a rovistare nelle case e nelle cose… ma hanno sequestrato (con tanto di sigilli!) un’intera sede politica.
Peggiore per l’uso dispiegato dei fogli di via che, come il confino sotto la dittatura fascista, altro non sono che un metodo di espulsione dei compagni dalla loro vita, dal territorio e dalle lotte.
E poi all’arresto, al sequestro di propri compagni e compagne non ci si abitua mai…
Compagni e compagne che stanno condividendo con noi anche il difficile lavoro di difesa del Circolo Iqbal Masih di via della Barca, sotto sfratto da mesi.
E’ tanto evidente la provocazione, è tanto grande la nostra rabbia, che non sprechiamo nemmeno l’inchiostro per “collocare” politicamente questa inchiesta disquisendo sulle politiche di guerra che questo Stato riserva ai suoi nemici, fuori e dentro i suoi confini.
Solo una parola: solidarietà!
Per tutti/e gli arrestati/e e tutti/e gli inquisiti/e!
Stefi, Anna, Martino, Nicu, Bob, Strego liberi subito!
Collettivo Iqbal
Bologna, 7 aprile 2011